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Inner Balance Bluetooth per Android e iOS Finalmente anche in Italia l'ultimo nato in casa HeartMath - Inner Balance Bluetooth per sistemi Android e iOS. Dal 14 gennaio anche i possessori di Smartphone e Tablet con sistema operativo Android o iOS potranno trasformare il loro device in un potente strumento di biofeedback formativo per sfruttare i benefici della Coerenza Cardiaca, in ogni luogo e momento della giornata. Basterà scaricare l'app per il proprio Smartphone o Tablet per avere a disposizione il più performante strumento per monitorare la propria Variabilità Cardiaca e applicare le tecniche HeartMath per la Coerenza Psicofisica. Inoltre, con HeartCloud si potranno memorizzare le sessioni in modo sicuro e veloce senza occupare rubare spazio al proprio device. Con il nuovo Inner Balance Bluetooth sarà ancora più semplice effettuare le sessioni di Coerenza Cardiaca Dinamica grazie al peso ridotto e all'assenza del cavo, con un enorme vantaggio per la mobilità e la concentrazione specialmente durante l'attività sportiva. Se sei curioso su come migliorare le tue giornate contatta i nostri trainer e prenota una prova gratuita.
La Coerenza Cardiaca in Italia ha una nuova casa, ancora più dinamica, accogliente e professionale! Con questo articolo, siamo felici di annunciare il trasloco della sede di Self Coherence in una realtà di cui ci siamo subito innamorati: il Talent Garden Calabiana di Milano, uno dei più innovativi e sorprendenti spazi di coworking d'Italia e d'Europa. In tutti i lavori ad alto profilo di innovazione, a un certo punto, accade di sentire un'attrazione irrefrenabile verso persone, realtà imprenditoriali e comunità che condividono una visione del mondo molto affine alla propria. Questo è quanto accaduto al Team di Self Coherence, dedito da sempre alla ricerca di nuovi strumenti, tecniche e procedure - molto smart, per la crescita personale e per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita. Avevamo bisogno di avere intorno a noi una fervente comunità di innovatori dove il centro naturale di ogni considerazione fosse la persona e l'adozione di scelte sostenibili. Amiamo la nostra attività perché ci permette di aiutare altre persone a modificare gradualmente la propria vita e quella dei loro familiari, a trasformare le condizioni di lavoro e, soprattutto, a lenire le storture di un modello di sviluppo ipercompetitivo. Educhiamo le persone a sfruttare al meglio le proprie potenzialità in ogni situazione (Life, Business e Sport) e, nel contempo, insegniamo come gestire efficacemente lo stress mediante l'applicazione di strumenti di biofeedback e tecniche di Coerenza Cardiaca HeartMath. In un ambiente giovane e dinamico come quello che è stato creato nella struttura del TAG riteniamo di poter dare il nostro contributo al...
Lo stress nuoce al cuore Secondo una recente ricerca statunitense, un eccesso di stress conduce all’iperattività dell'amigdala con un conseguente anomalo incremento della produzione di globuli bianchi responsabili di una serie di processi infiammatori dannosi per la salute del cuore. Tutti sappiamo che l’eccesso di stress, se non gestito correttamente, oltre a rovinarci le giornate può procurare danni alla nostra salute. In una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet è stato indagato il collegamento fra stress prolungati e rischio di sviluppare malattie cardiache. I ricercatori del Massachusetts General Hospital e dell’Icahn School of Medicine hanno misurato in circa 300 soggetti l’attività di alcune aree del cervello e il livello di infiammazione delle arterie mediante l’uso di un farmaco tracciatore. Al termine della ricerca, durata quasi 4 anni, è emerso che le persone con livelli di stress oltre la norma avevano un funzionamento anomalo dell’amigdala ed erano maggiormente soggette a malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno applicato il medesimo protocollo anche a 13 pazienti affetti da disturbo da stress post-traumatico giungendo alle medesime conclusioni ovvero che l’iperattività dell’amigdala e del sistema immunitario generano livelli di infiammazione dei vasi sanguigni oltre la norma causando un incremento del rischio di malattie cardiache. Quando si viene sottoposti a un eccesso di stimoli ambientali percepiti come minacciosi per incolumità personale l'amigdala, un’area del cervello deputata a gestire le emozioni, diventa iperattiva e avvia una serie di azioni salvavita fra cui quelle relative alla corretta calibrazione delle difese immunitarie rispetto al contesto. La ricerca ha...
È iniziata come ogni anno la ricerca dei regali di Natale. Ognuno di noi inizia con i migliori intenti e tanti buoni propositi ma poi ci si scontra inesorabilmente con la cruda realtà del “cosa regalare”: un oggetto utile o frivolo, per la persona o per la casa, di tendenza o classico. Sicuramente ciò che nessuno vuole è donare uno di quegli oggetti studiati per non essere mai utilizzati o, peggio, un entusiasmante prendipolvere (da riciclare su Ebay o Subito). Lo shopping natalizio genera ansia e tensioni in un periodo dell’anno nel quale dovrebbe essere bandito per legge e la cosa paradossale è che tra i regali di moda ci sono proprio “Oggetti antistress”, dalle classiche palline da strapazzare tra le mani alle sveglie di gomma che si possono scagliare contro il muro senza romperle. E se la soluzione invece fosse quella di regalare (o regalarsi) un vero e proprio strumento antistress? Parliamo di piccoli strumenti indossabili, che permettono di riscontrare in tempo reale lo stato della persona tramite l’analisi di alcuni parametri fisici come il battito cardiaco, la temperatura cutanea o le onde cerebrali. Questi strumenti di Bio o Neuro Feedback educativo aiutano la persona che li indossa a prendere coscienza del proprio stato psicofisico, perché hanno la grande capacità di oggettivare, su un piccolo schermo, quanto accade nel corpo o nella mente a propria insaputa. HeartMath è stato il primo istituto di ricerca sulle patologie da stress correlato a produrre strumenti di Biofeedback formativo, Inner Balance e emWave...
Prima di poter cambiare noi stessi dobbiamo sapere chi siamo veramente oltre le convinzioni, i pregiudizi, le sovrastrutture educative e sociali. Molti comportamenti che riteniamo volontari e coscienti in realtà sono il risultato di azioni riflesse, la maggior parte delle quali ha luogo senza averne piena coscienza. Il biofeedback consente di intraprende sia la ricerca che il cambiamento, rivolgendosi in modo scrupoloso e scientifico tanto a un pubblico professionale quanto al neofita o profano della materia. “Se conosci i risultati delle tue azioni e reazioni passate, puoi migliorare quelle future” è il principio fondamentale di questo vero e proprio addestramento mentale e fisico con gli strumenti di biofeedback. Il medesimo principio è applicato dal pilota automatico che fa cambiare posizione al timone ogni vota che i segnali di feedback rilevano che in quel momento la rotta subisce una deviazione rispetto a quella voluta ed impostata. I ricercatori mediante il biofeedback hanno scoperto che gli organismi viventi possono modificare molte funzioni corporee ritenute involontarie, se sono guidati da segnali esterni che, di momento in momento, li informano di cosa sta accadendo all’interno del loro corpo. Con delle tecniche di respirazione diaframmatica, ad esempio, è possibile stimolare alcuni centri nervosi in grado di influenzare e modificare l'attività di un sistema complesso ed importante come quello cardiovascolare. Le ricerche di Neal Miller sull'apprendimento viscerale sono ritenute da molti autori una pietra miliare nel biofeedback. Questo ha dimostrato come l'uomo abbia la possibilità di addestrare e controllare non solo la mente ed i muscoli...
Spesso non ci accorgiamo che alcuni bisogni o lievi fastidi quotidiani sono i primi segnali di un malessere emotivo o di una cattiva gestione delle risorse psicofisiche. Ritmi di lavoro serrati, impegni familiari, preoccupazioni finanziarie e notizie di cronaca, sono alcuni degli stressor ai quali siamo continuamente sottoposti che possono alterare inconsciamente il naturale equilibrio psicofisico. I ritmi di vita moderni hanno lentamente modificato la nostra naturale percezione dei campanelli di allarme interni, portando a una generale sottovalutazione dei quei fastidi precursori di vere e proprie patologie. Così accade di scambiare il bisogno di una sferzata di energia immediatamente fruibile (es. caffè o dolcetto fuori orario) come una semplice voglia passeggera, mentre sappiamo essere una richiesta di aiuto da parte di un corpo in riserva. Di questi segnali sono costellate le giornate di quanti vivono in balia dello stress o, peggio, sono invischiati in situazioni che pensano di non poter gestire ma soltanto subire. Dobbiamo aver ben presente che per rendere al 100% - sul lavoro, in famiglia e in genere nella vita, abbiamo bisogno di una giusta dose di stimoli, senza divenire dei dopati da stress cronico. Tutti conosciamo l’enorme spinta che può dare al corpo ed alla mente uno stress positivo, sfortunatamente non ci rendiamo conto che si tratta di una risorsa limitata nel tempo, da impiegare con parsimonia e con tempi di ricostituzione energetica lenti. Quando si entra nel loop dello stress cronico il nostro sistema neurovegetativo altera il proprio equilibrio in favore del ramo simpatico, quello...
Alla nascita il nostro DNA contiene il progetto di quello che siamo e le istruzioni di ciò che diventeremo, ad esempio, il colore dei nostri occhi, l’altezza e una moltitudine di altri cambiamenti che avverranno nel corso della nostra vita. Molti hanno erroneamente creduto che il corredo contenuto nel DNA alla nascita sia l'unico fattore determinante per lo sviluppo della persona, ma gli scienziati hanno compreso da diverso tempo che questo determinismo genetico è una teoria errata. L’epigenetica, la scienza che studia lo sviluppo, il funzionamento e l'evoluzione dei sistemi biologici, ha scoperto che vi sono una moltitudine di fattori (ambientali, culturali ecc) che influenzano ed operano al di fuori della sequenza di DNA. I ricercatori della HeartMath hanno compreso, dopo due decenni di studi, come pensieri, sentimenti e intenzioni siano in grado di apportare modificazioni al progetto originario descritto nel DNA. Bruce Lipton, autore di diversi libri di successo sull’argomento, afferma che bisogna essere coscienti che vi è una distinzione precisa tra determinismo genetico ed epigenetica: “La differenza tra questi due concetti è significativa perché la convinzione fondamentale del determinismo genetico risiede in una vita con tratti fisici, fisiologici, emotivi e comportamentali, determinati dal codice genetico. Questo tipo di credenze fa sentire le persone vittime: se i geni controllano la nostra vita, allora le nostre esistenze vengono controllate da fattori al di fuori della nostra volontà. Ma si è visto che questo non corrisponde alla realtà, soprattutto per malattie che dovrebbero essere ereditarie”. Quando viviamo emozioni negative come...
Lo stress non è di per sé una patologia, ma è la possibile causa di molti disturbi e diverse patologie psichiche e/o fisiche. In una condizione di stress, acuto o cronico, pur in assenza di una vera e propria patologia (es. ansia e palpitazioni), si possono riscontrare modificazioni psichiche e/o organiche, per lo più reversibili che, pur non assumendo ancora le connotazioni di una vera e propria malattia, diventano rilevanti in quanto possono compromettere lo stato di benessere psicofisico del soggetto. Lo stress deve essere considerato come una risposta integrata dell’organismo a richieste dell’ambiente, risposta che diventa dannosa se troppo intensa o prolungata nel tempo. Soltanto in alcune circostanze ed in particolari condizioni, quindi, un’esperienza di stress si può trasformare in una vera e propria malattia. Nel corso degli anni è stato indagato il ruolo svolto dal sistema neurovegetativo (attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico) e di quello neuroendocrino (attraverso l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene) nel mediare la risposta dell’organismo allo stress. Studi più recenti hanno dimostrato che anche altri sistemi come quello immunitario sono coinvolti nella risposta da stress. In conseguenza dell’attivazione multipla dei sistemi sopracitati la naturale e transitoria risposta fisiologica ad eventi stressanti, a causa di ripetute e prolungate attivazioni, può indurre modificazioni fisiche e psichiche tali da generare vere e proprie patologie. Si osserva che tra i numerosi sistemi fisiologici coinvolti nella risposta da stress quelli maggiormente vulnerabili risultano essere: sistema cardiovascolare sistema endocrino sistema gastrointestinale sistema immunitario Tale evidenza è confermata anche da molti studi epidemiologici secondo...
Con il termine training autogeno vengono definite una serie di tecniche che aiutano la persona a: - raggiungere uno stato di rilassamento e di distensione fisica e psichica, - aumentare la capacità di resistenza, - preservare e ritrovare il benessere, - recuperando la serenità e la gioia di vivere. Pochi sanno che si tratta di un metodo scientifico, finalizzato a indurre una leggera forma di autoipnosi grazie alla quale ci si propone di potenziare facoltà legate all’immaginazione. Visualizzando la pesantezza di un arto, per esempio, s’induce una sensazione alla quale fa seguito, dopo poco, una condizione di oggettiva pesantezza conferita dallo stato di rilassamento muscolare. Il trasferimento dell’informazione immaginata dallo psichico al somatico è possibile grazie all’unitarietà di mente e corpo. L’immaginazione ha il grande potere di influenzare l’organismo. Ciò avviene, come sottolinea l’ideatore di questo metodo, il neurologo J.H. Schultz, in uno stato di “autodistensione concentrativa”. La completa concentrazione sul contenuto delle formule degli esercizi di training autogeno consiste in un abbandonarsi, un dimenticarsi di sé e un lasciarsi andare che garantiscono la riuscita della tecnica con il raggiungimento dello stato di rilassamento. Praticamente tutti sono in grado di apprendere le tecniche di training autogeno, a condizione che ci si concentri sulla calma e il rilassamento. Il training autogeno si offre quale valido metodo, in grado di aumentare le capacità di prestazione e di autorisanamento dell’organismo o, più semplicemente, quale piccolo strumento per render la vita sopportabile.