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Con la respirazione diaframmatica il tuo corpo riceve più ossigeno, non sforzi i muscoli accessori della respirazione (responsabili di dolori al collo, alle spalle e alla cervicale), sei più rilassato e performi meglio in ogni area della tua vita. Inizia ora per apprezzare tutti i benefici di un respiro consapevole. Imparando a controllare il tuo respiro sarai in grado di regolare il tuo benessere non solo a livello fisico ma anche psico-emozionale. Scopri subito come iniziare a respirare nel modo più naturale per apprezzarne subito tutti i benefici.
Quante volte ti è capitato di sentirti insoddisfatto, insofferente, senza un obiettivo nella vita? Questo stato di malessere generale o mancanza di entusiasmo non viene dal mondo esterno ma è qualcosa che produci dentro di te, e finché non accetti le tue responsabilità non potrai mai trovare la serenità interiore! Scopri come trovare la tua serenità interiore e usarla come scudo verso il mondo esterno. La tua unicità è la tua vera forza!
Non rimandare! Vivere in armonia con se stessi e con ciò che ci circonda è indispensabile per rendere le nostre giornate non solo migliori… ma anche più produttive! Ecco 3 strategie che puoi attuare subito per prenderti cura di te stesso e iniziare a respirare.
Lo stress non è solo nella testa Quando arriviamo ad avvertire la fastidiosa sensazione di accumulo di stress mentale dobbiamo essere coscienti del fatto che il nostro corpo e la nostra mente ne sono già saturi. Qualche semplice consiglio su come difendersi efficacemente. Quante volte ti sarà capitato di sentire frasi come queste: "quando senti di essere stressato smetti di preoccuparti e rilassati" o "lo stress è solo nella tua testa, smetti di pensare". Sarebbe bello se fosse così semplice ma non lo è per un motivo molto semplice, il meccanismo dello stress deve salvarci la vita coinvolgendo tutte le nostre risorse fisiche e mentali, quindi, non può essere solo un costrutto o un'attività del nostro cervello. Recenti studi nell'ambito della fisiologia umana, infatti, dimostrano che la risposta allo stress coinvolge l'intero Sistema Nervoso e, quindi, sia il cervello che il corpo. Proviamo a fare un passo alla volta. Ti sarà capitato un momento nella vita nel quale hai vissuto un evento stressante e ti sei sentito impotente, senza speranza e controllo? In questi casi il Sistema Nervoso Autonomo, quello che gestisce le attività involontarie (respiro, battito cardiaco ecc), è totalmente coinvolto e attiva tutti i meccanismi salvavita. Il ramo Simpatico del Sistema Nervoso Autonomo (gestione reazioni di lotta o fuga) si mette in azione attraverso l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, quindi il cervello che ha ricevuto lo stimolo esterno, ad esempio visivo, invia un segnale all'ipotalamo il quale comunica con la ghiandola pituitaria che a sua volta stimola le surrenali per la...
Ricomincia la scuola - piccoli consigli per non stressarsi Chi di noi non ricorda con piacere e un pizzico di malinconia il suono della campanella? Ritrovarsi con i compagni di classe e fare nuove conoscenze quante emozioni faceva brillare nel cuore. Oddio ma ora siamo genitori e tutto cambia prospettiva. Le emozioni sono ben diverse, il batticuore lo abbiamo perchè siamo preoccupati per i nostri figli e per tutto quanto si sente in giro. Per affrontare con maggiore serenità ed energia il rientro a scuola è importante avere la giusta dose di energia, per non trovarsi impreparati a gestire la mole di impegni, e una buona organizzazione, fondata sulle reali priorità della famiglia e non sul costume generale. I primi giorni di settembre ci serviranno per riprendere il ritmo e abituarci gradualmente ai nuovi impegni. Il nostro consiglio per evitare stanchezza e nervosismo è di non eccedere stravolgendo le abitudini e gli orari. I bambini dovranno essere accompagnati gradualmente ad assumere le nuove abitudini. Un ottimo metodo è quello dei piccoli passi, fare suonare la sveglia ogni giorno 15 minuti prima fino a giungere all'orario desiderato. Questa piccola strategia, unita a un analogo anticipo del riposo serale, è rispettosa del ritmo circadiano ed eviterà il nervosismo o la svogliatezza del risveglio. Inoltre, sarebbe necessario organizzare la giornata in modo da instaurare un circolo di abitudini che scandiscono il tempo che il bambino dedica alle attività familiari e sociali, questo contribuisce a creare un ambiente sicuro e stabile nel quale può...
L'eccesso di stress ci costringe a "strane soluzioni" Quanto è brutto dover "mettere una pezza" quando facciamo qualcosa? Tutti abbiamo utilizzato questo fastidioso rimedio a un errore involontario, almeno una volta nella vita, per sanare una situazione, al meglio delle proprie possibilità, ottenendo un risultato appena accettabile. Oggi non vogliamo parlare delle emozioni negative che si scatenano quando siamo costretti a "mettere una pezza" ma del perché accade così spesso di dover attingere a questa risorsa di emergenza e del proliferare di soluzioni tecnologiche per limitarne l'impatto. A meno che tu non sia una persona psicofisiologicamente equilibrata in ogni momento della giornata, conoscerai cosa accade quando si diviene preda dei ritmi lavorativi, sociali e umani imposti dal nostro modello di sviluppo. Spesso si dimenticano appuntamenti, date importanti e, incomprensibilmente, si commettono errori madornali. Alcuni danno la colpa alla sfortuna ma, a bene vedere, la sorte gioca un ruolo marginale quando si è vittime dell'eccesso di stress. Purtroppo viviamo immersi in miliardi di stimoli sensoriali, in perenne competizione e con un senso di incertezza talmente elevato da mantenere il nostro sistema neurovegetativo in una condizione di perenne allarme. Cosa accade quando siamo in una condizione di eccesso di stress psicofisico? Il nostro corpo e la nostra mente entrano in modalità salvavita e qualsiasi informazione proveniente dall'esterno viene filtrata seguendo un principio basilare: processare esclusivamente gli stimoli ritenuti più rilevanti per la salvaguardia della propria incolumità. Questo è un comportamento frutto dell'attività specifica di una area del cervello, il sistema limbico, al...
Il Fidget Spinner in pochi mesi è stato trasformato da giocattolo in un vero fenomeno virale attraendo l’attenzione di milioni di giovani e divenendo una fonte di problemi per genitori e insegnanti. Grazie alla creatività di alcuni ragazzi questa strana trottola è passata da essere uno dei tanti strani gadget, a oggetto per mettere in mostra le proprie abilità fisiche sul web. Anche il nostro team si è voluto cimentare nel capire se questo originale accessorio sia solo uno dei tanti giocattoli divertenti in commercio o qualcosa di veramente utile per combattere lo stress, come hanno scritto e pubblicizzato in tanti (vgs. gli annunci su Amazon che riportano di mirabolanti benefici antistress). Abbinare il Fidget Spinner agli strumenti di biofeedback formativo Mossi dalla nostra curiosità e dall’eccitazione di cimentarci in qualcosa di nuovo abbiamo acquistato diversi Fidget Spinner, ognuno assecondando le proprie propensioni, quindi sulle nostre scrivanie sono finiti un modello classico, uno dalla forma stravagante e un paio a elevate prestazioni. Subito abbiamo iniziato a utilizzarlo e in poco tempo siamo diventati abili nel farlo roteare, non senza aver procurato qualche piccolo danno in ufficio e attirato l’ilarità dei nostri amici dello spazio di coworking del Talent Garden. Per i nostri test abbiamo utilizzato gli strumenti di biofeedback formativo della HeartMath, emWave 2 e emWave Pro, in grado di monitorare istantaneamente la variabilità cardiaca (HRV – Heart Rate Variability) e il raggiungimento dello stato di coerenza cardiaca, il famoso equilibrio psicofisico perfetto. Con l’emWave 2 abbiamo monitorato le attività effettuate in...