Il Fidget Spinner in pochi mesi è stato trasformato da giocattolo in un vero fenomeno virale attraendo l’attenzione di milioni di giovani e divenendo una fonte di problemi per genitori e insegnanti. Grazie alla creatività di alcuni ragazzi questa strana trottola è passata da essere uno dei tanti strani gadget, a oggetto per mettere in mostra le proprie abilità fisiche sul web.
Anche il nostro team si è voluto cimentare nel capire se questo originale accessorio sia solo uno dei tanti giocattoli divertenti in commercio o qualcosa di veramente utile per combattere lo stress, come hanno scritto e pubblicizzato in tanti (vgs. gli annunci su Amazon che riportano di mirabolanti benefici antistress).
Abbinare il Fidget Spinner agli strumenti di biofeedback formativo
Mossi dalla nostra curiosità e dall’eccitazione di cimentarci in qualcosa di nuovo abbiamo acquistato diversi Fidget Spinner, ognuno assecondando le proprie propensioni, quindi sulle nostre scrivanie sono finiti un modello classico, uno dalla forma stravagante e un paio a elevate prestazioni. Subito abbiamo iniziato a utilizzarlo e in poco tempo siamo diventati abili nel farlo roteare, non senza aver procurato qualche piccolo danno in ufficio e attirato l’ilarità dei nostri amici dello spazio di coworking del Talent Garden.
Per i nostri test abbiamo utilizzato gli strumenti di biofeedback formativo della HeartMath, emWave 2 e emWave Pro, in grado di monitorare istantaneamente la variabilità cardiaca (HRV – Heart Rate Variability) e il raggiungimento dello stato di coerenza cardiaca, il famoso equilibrio psicofisico perfetto. Con l’emWave 2 abbiamo monitorato le attività effettuate in movimento mentre con l’emWave Pro quelle da seduti.
Tramite l’analisi dei cambiamenti della variabilità cardiaca abbiamo riscontrato cosa accade nel sistema corpo-mente quando si compiono le attività con il Fidget Spinner e se queste ultime sono in grado di creare una sorta di stato favorevole al raggiungimento dello stato di coerenza cardiaca.
Tramite l’analisi dei cambiamenti della variabilità cardiaca abbiamo riscontrato cosa accade nel sistema corpo-mente quando si compiono le attività con il Fidget Spinner e se queste ultime sono in grado di creare una sorta di stato favorevole al raggiungimento dello stato di coerenza cardiaca.
Dai riscontri statici emerge che il Fidget Spinner agisce da convogliatore di attenzione, in grado di concentrare le attività di corpo e mente su uno specifico compito da assolvere. Questo genera l’effetto di attenuare l’impatto psicofisico di innumerevoli stimoli ambientali (quel fastidioso rumore di fondo visivo, uditivo e sensoriale) in grado di distrarre la persona dai propri compiti.
E’ un po’ quello che accade quando si compiono dei gesti familiari e ripetitivi che apportano una certa dose di coinvolgimento e piacere nel compierli, come nelle attività sportive, artistiche e ludiche. In queste prove la maggior parte di noi è riuscita a rimaner in equilibrio generando una variabilità cardiaca tipica degli stati di serenità.
Ma tutto è cambiato quando abbiamo iniziato a cimentarci in attività in movimento dove il Fidget Spinner doveva essere lanciato e afferrato al volo. In questo caso sono emerse le propensioni individuali, le abilità e il carattere di ciascuno.
Ma tutto è cambiato quando abbiamo iniziato a cimentarci in attività in movimento dove il Fidget Spinner doveva essere lanciato e afferrato al volo. In questo caso sono emerse le propensioni individuali, le abilità e il carattere di ciascuno.
Il Fidget Spinner e le emozioni
Abbiamo notato che molto dipende dal grado di coinvolgimento emotivo e dalla predisposizione individuale a considerare il Fidget Spinner una sfida divertente per aumentare le proprie abilità o un aggeggio infernale da testare.
Come immaginate chi ha vissuto la prova come un gioco ha messo in campo emozioni legate alla felicità generata dalla novità, approcciando con un’eccitazione positiva che ha indotto una grande energia e divertimento anche nei momenti di difficoltà e di ilarità generale. Le rilevazioni effettuate con gli strumenti di Biofeedback della HeartMath hanno mostrato un incremento della distanza fra i punti a valle e quelli a monte del grafico di variabilità cardiaca (HRV) tipico dei momenti di eccitazione positiva con un numero rilevante di frequenze cardiache tipiche dello stato di equilibrio, nonostante le attività avessero un certo grado di difficoltà e dinamicità.
Gli altri di noi che hanno vissuto la prova come un obbligo, dopo la prima fase di prove e adattamento al gioco, hanno generato emozioni negative più vicine alla rabbia quando non sono riusciti a compiere le attività che si erano prefissati. In questi casi gli strumenti di Biofeedback della HeartMath hanno rilevato un aumento sia della variabilità cardiaca che delle frequenze cardiache tipiche di un’attivazione massiva del ramo simpatico del sistema nervoso autonomo (il gestore delle attività di lotta o fuga).
I primi hanno vissuto lo stress della situazione in modo positivo, generando e mantenendo un equilibrio dinamico del sistema corpo-mente tipico delle emozioni positive e, nonostante i danni procurati e l’ilarità generale, si sono divertiti. I secondi hanno vissuto la sfida come un obbligo per nulla divertente in grado di mettere in risalto i propri limiti fisici.
Cosa abbiamo imparato usando il Fidget Spinner?
Quello che è scaturito dal nostro gioco/indagine conferma quanto avevamo immaginato fin dall’inizio, il Fidget Spinner non ha nessuna capacità oggettiva di generare uno stato psicofisico in grado di alleviare gli effetti dell’eccesso di stress. Piuttosto è un convogliatore di attenzione in grado di aiutare i ragazzi, in contesti a elevato numero di stress, a focalizzare la mente e il corpo su una specifica attività apportando i benefici di qualsiasi altra attività simile.
Sicuramente il Fidget Spinner è da preferire a tante altre attività insalubri che compiono i nostri ragazzi quotidianamente, come a esempio l’uso prolungato dei tanti device che costringono volontariamente a lunghi periodi di sedentarietà, a posture scorrette, all’esposizione a schermi luminosi e campi elettromagnetici.