Con il termine training autogeno vengono definite una serie di tecniche che aiutano la persona a:
- raggiungere uno stato di rilassamento e di distensione fisica e psichica,
- aumentare la capacità di resistenza,
- preservare e ritrovare il benessere,
- recuperando la serenità e la gioia di vivere.
Pochi sanno che si tratta di un metodo scientifico, finalizzato a indurre una leggera forma di autoipnosi grazie alla quale ci si propone di potenziare facoltà legate all’immaginazione.
Visualizzando la pesantezza di un arto, per esempio, s’induce una sensazione alla quale fa seguito, dopo poco, una condizione di oggettiva pesantezza conferita dallo stato di rilassamento muscolare.
Il trasferimento dell’informazione immaginata dallo psichico al somatico è possibile grazie all’unitarietà di mente e corpo. L’immaginazione ha il grande potere di influenzare l’organismo.
Ciò avviene, come sottolinea l’ideatore di questo metodo, il neurologo J.H. Schultz, in uno stato di “autodistensione concentrativa”. La completa concentrazione sul contenuto delle formule degli esercizi di training autogeno consiste in un abbandonarsi, un dimenticarsi di sé e un lasciarsi andare che garantiscono la riuscita della tecnica con il raggiungimento dello stato di rilassamento.
Praticamente tutti sono in grado di apprendere le tecniche di training autogeno, a condizione che ci si concentri sulla calma e il rilassamento.
Il training autogeno si offre quale valido metodo, in grado di aumentare le capacità di prestazione e di autorisanamento dell’organismo o, più semplicemente, quale piccolo strumento per render la vita sopportabile.