Coerenza cardiaca: una nuova misura non invasiva dell'attività del sistema nervoso autonomo

Autori della ricerca: Rollin McCraty, Ph.D .; William A. Tiller; Mike Atkinson
Pubblicato: Terapie alternative in salute e medicina. 1996; 2 (1): 52-65

 

Sintesi 

La regolazione cardiaca simpatovagale è stata studiata durante lo stress attraverso l'analisi della densità dello spettro di potenza della Variabilità della Frequenza Cardiaca, le conoscenze sono ancora scarse sul bilanciamento autonomico durante i diversi stati emotivi. 

Usando le misurazioni della variabilità della frequenza cardiaca gli autori hanno studiato l'equilibrio autonomico in 20 soggetti allenati con una tecnica di autoregolazione mentale ed emotiva chiamata Freeze-Frame, con utilizzo di un dispositivo di biofeedback dell'HRV per utilizzo formativo/educativo.

Lo studio è stato condotto in due ambienti:

  • in condizioni controllate all'interno di un laboratorio,
  • al lavoro in situazioni di stress reale

I diagrammi di densità dello spettro di potenza degli intervalli RR ottenuti dalle registrazioni dell'elettrocardiogramma sono stati divisi in tre gruppi:

  • bassa frequenza, (attività prevalentemente simpatica), 
  • media frequenza,
  • alta frequenza (attività parasimpatica). 

Le misure sono state effettuate partendo da una condizione basale per un tempo di 5 minuti seguito da un periodo di attivazione emotiva positiva della durata di 5 minuti.

La ricerca ha permesso di constatare che le 20 persone addestrate a utilizzare la tecnica citata hanno saputo stimolare l'emersione dello stato di Coerenza Cardiaca attraverso il quale sono stati in grado si portare equilibrio nel Sistema Nervoso Autonomo.

Inoltre, gli autori hanno scoperto che questo allenamento ha svolto un effetto di trascinamento su altri sistemi fisiologici.

I risultati suggeriscono che le esperienze emotive svolgono un ruolo nel determinare l'equilibrio simpatico-vagale indipendente dalla frequenza cardiaca e dal ritmo respiratorio, confermando quanto riprodurre volontariamente emozioni positive generi modificazioni nella variabilità della frequenza cardiaca.

In conclusione gli autori ritengono che il costante allenamento possa essere utile nel trattamento dell'ipertensione e nel ridurre la probabilità di morte improvvisa nei pazienti con insufficienza cardiaca e malattia coronarica. 

 

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