L’Importanza del test del lattato nella periodizzazione dell’allenamento
L’Importanza del test del lattato nella periodizzazione dell’allenamento
Il test del lattato è uno strumento cruciale nella programmazione dell'allenamento, soprattutto in sport di resistenza come il triathlon, dove ottimizzare le soglie aerobiche e anaerobiche è essenziale per migliorare la performance.
Cos’è il Test del Lattato?
Il test del lattato su cicloergometro è un esame incrementale che permette di misurare la tolleranza dell'atleta a diversi livelli di sforzo, monitorando le concentrazioni di lattato ematico. Attraverso il test, è possibile individuare due soglie principali:
- LT1 (prima soglia del lattato) È la soglia aerobica, il punto in cui il lattato inizia ad accumularsi ma può ancora essere smaltito interamente dal corpo. Questa soglia rappresenta il limite massimo per allenamenti di lunga durata a bassa intensità, ideale per costruire una base aerobica solida e migliorare la resistenza di fondo.
- LT2 (seconda soglia del lattato) È la soglia anaerobica, dove la produzione di lattato accelera rapidamente e l’organismo inizia a produrre lattato più velocemente di quanto possa smaltirlo. Questa soglia è particolarmente utile per l'allenamento ad alta intensità, poiché rappresenta il massimo carico sostenibile per un periodo limitato.
Come il test del lattato supporta la periodizzazione dell’allenamento?
Conoscere LT1 e LT2 permette agli atleti di personalizzare i propri allenamenti in modo da massimizzare i risultati. La periodizzazione, un approccio che suddivide l’allenamento in fasi specifiche con obiettivi differenti, trova grande beneficio nell’uso del test del lattato:
1. Fase di base aerobica Il test del lattato consente di programmare allenamenti mirati al miglioramento della capacità aerobica, mantenendo l’intensità sotto LT1. Studi come quello di Faude et al. (2009) dimostrano che lavorare su questa soglia migliora la capacità del corpo di utilizzare l’ossigeno, fondamentale per sport di resistenza.
2. Allenamento della soglia anaerobica Concentrarsi su LT2 aiuta a migliorare la capacità dell’atleta di sostenere intensità elevate, ritardando l’accumulo di lattato e aumentando la durata della performance in condizioni di affaticamento, come evidenziato nel lavoro di Beneke et al. (1995).
3. Recupero e monitoraggio Periodizzare l’allenamento con riferimento al test del lattato permette anche di gestire meglio il recupero, evitando il sovrallenamento e bilanciando l’alta intensità con esercizi di scarico a intensità più bassa (sotto LT1), favorendo il recupero attivo.
Efficacia e Personalizzazione dell'Allenamento
Grazie al profilo metabolico emerso dal test del lattato, l’allenamento diventa altamente personalizzato. L'atleta può pianificare sessioni che non solo migliorano la resistenza generale, ma incrementano la capacità di mantenere sforzi elevati in modo più efficiente, riducendo il rischio di esaurimento precoce.
L’uso del test del lattato come guida per la periodizzazione dell’allenamento risulta quindi un metodo scientificamente fondato per ottimizzare la performance nei triatleti, garantendo che l’impegno fisico e mentale sia diretto in modo efficiente e sostenibile.